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Le parole chiave del fascino che suscitano nelle generazioni attuali i social network, e di conseguenza la comunicazione digitale, sono ‘normalità’, ‘velocità’, ‘comunità’, ‘autorità’

Nel 2004, le nostre vite sono state inconsapevolmente stravolte: Facebook, il primo social network come lo conosciamo oggi, fu presentato al pubblico. Da quel momento in poi la vita delle giovani generazioni, ma non solo, è mutata, senza via di ritorno. Da quel lampo di ‘innovazione’ nel modo di comunicare, sempre più tipologie di social network si sono installate nella quotidianità: Linkedin, YouTube, Twitter, Instagram, TikTok, Snapchat e molti altri ancora. Si stima che nel 2024 vengano utilizzate più di 250 piattaforme di social media, ciascuna con la propria caratteristica comunicativa.

L’aspetto positivo è che la condivisione di informazioni online è un’attività inserita nella nostra routine di tutti i giorni e la comunicazione online è ritenuta una modalità “normale”, specie per le persone delle generazioni Z e Alpha. Così come dal vivo, le persone giovani, e non solo, hanno iniziato a postare contenuti riguardanti la propria vita e a condividere opinione su esperienze e riflessioni, ma anche su prodotti e brand.

È in questo modo che si genera nelle perone giovani la percezione di appartenere a una vera a propria ‘comunità’, caratterizzata dallo scambio di opinioni che porta alla creazione di un passaparola, positivo o negativo che sia, anche fra persone che non si sono mai viste faccia a faccia, dalle quali, però, ci si aspetta anche il suggerimento di nuovi contenuti da prendere come dei veri e propri modelli di riferimento. Questo fenomeno consente di condividere e diffondere informazioni e opinioni molto velocemente, addirittura spesso immediatamente dopo un’esperienza con foto, termini vecchi e nuovi, video brevi, musica. La velocità sta producendo nuovi termini, che sono sia la contrazione di parole note sia l’invenzione di parole nuove, comprese, in prime istanza, solo dalla comunità di riferimento, ma che successivamente si diffondono al ‘mondo’ nella sua totalità.

Le figure che sono emerse in questi anni sono quelle dell’influencer e del ‘content creator’, cioè ‘personaggi’ in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte.  Si tratta di nuove tipologie di ‘autorità’.

Prof.ssa Maria Grazia Turri

Dipartimento di Management “Valter Cantino”

Università di Torino

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